venerdì 15 marzo 2013

LEGGETE

Perché fallisco sempre?


A cura del Dott. Luca Taverna - Mental Coach e formazione







Oggi stavo riflettendo sulla differenza tra sogni ed obiettivi.



Nel mondo del coaching in generale – e della PNL in particolare – vige il concetto che tutto è possibile. Convinzione che condivido personalmente da quando ero ragazzo. A tutti però sarà capitato, dando il benvenuto al nuovo anno, di avere fatto uno o più buoni propositi da portare avanti e poi inesorabilmente abbandonarli. Le ricerche ci dicono che il 75% delle persone che si pongono un proposito lo mancano al loro primo tentativo. In altre parole: 3 persone su 4 falliscono. Questo significa che davanti a propositi per lo più semplici come quelli di inizio anno (iniziare a fare attività fisica, mangiare più sano, smettere di fumare, uscire di più, ecc...) ben tre persone su quattro non riescono a raggiungerli. Immagina cosa può accadere invece con sfide ben più provanti e sfidanti.







Walt Disney diceva “se puoi pensarlo, puoi farlo”.







Credo anch'io che il potere della mente sia strabiliante (altrimenti non sarei qui a parlare di mental coaching…), e che pochissimi riescano davvero ad intuire cosa potremmo realizzare se solo riuscissimo a sfruttare tutta la potenza della nostra mente.

La Psicocibernetica di Maxwell Maltz, scienza che ha anticipato molti degli assunti della PNL, scopriva oltre 50 anni fa che in media ognuno di noi sfrutta meno del 10% delle proprie risorse mentali. Credere che l'uomo abbia potenzialità maggiori di quelle che ci attribuiscono i libri di anatomia fa senza dubbio bene allo spirito e sosterrà, io credo, lo sviluppo futuro dell'umanità. Ignorare questa possibilità ci priva di molte opzioni.



Perché vi dico questo? Ve lo spiego facendovi una domanda: voi, quante volte avete usato le potenzialità della mente per i vostri sogni od obiettivi?







Senza dilungarmi troppo sono sicuro che avete già sentito parlare dell'importanza dei sogni e degli obiettivi; perciò, a un primo sguardo, parte di quello che sto per dirvi puo sembrarvi famigliare. Forse ve ne siete prefissati in passato e li avete inseguiti con entusiasmo, per poi vedere svanire ogni vostra motivazione quando quello che avete intrapreso non si è realizzato. Oppure, forse, avete ottenuto quello che che inseguivate per accorgervi poi che non era quello che volevate e vi siete detti “tutto qui?”

Tuttavia non cedete alla tentazione, né fate lo sbaglio di considerare i sogni e gli obiettivi come una cosa banale. Provate a pensare a quando fate un puzzle... quanto tempo impieghereste senza l'immagine del "risultato finale" che vi guida?

Quando si costruisce una casa quale é il primo passo? Esatto: la progettazione! Prima ancora di posare il primo mattone bisogna aver ben chiaro in mente cosa si vuole costruire. Domanda: salireste su una barca senza timone? E allora perché a volte lasciamo che la nostra vita vada alla deriva senza una destinazione?







Affrontiamo il tutto dall'inizio. Che differenza c'é tra un sogno ed un obiettivo?







“Un Obiettivo è un sogno con una scadenza” diceva Napoleon Hill.







Partiamo da un concetto importante: i sogni sono positivi. I sogni sono la proiezione di come vorremmo fossero le nostre vite. Grazie ai sogni la nostra vita è migliore. Grazie ai sogni di alcuni, oggi molte persone ritrovano la salute, lavorano meglio, vivono meglio o addirittura riescono a raggiungere la libertà.

Quello che è importante capire è che tutto ciò che ci circonda è partito da un sogno. Un sogno però che ha preso forma, si è trasformato in idee, poi in attività che successivamente sono diventate azioni concrete, fintanto che questo sogno è diventato realtà. Il sogno per diventare realtà si è trasformato in un obiettivo.



I sogni di per sé sono passivi e rientrano nella sfera del “vorrei”. Difficilmente ti portano a pensare concretamente ai passi che dovrai fare per raggiungerli. Ti lasciano la sensazione che il raggiungimento dipenda dalle circostanze, dalle occasioni, dall'ambiente, ecc...



Proprio per questo, non hai ben chiaro quando si avvereranno, o se mai sarà possibile che un giorno diventino realtà.







Ma il sogno è il primo importantissimo passo.







Ed è solo quando inizi a pensare a come fare a trasformare quel sogno in realtà, che quel sogno inizia a prendere forma e a trasformarsi in un obiettivo.

Un obiettivo è attivo, concreto. Oltre che comprendere il “Cosa” è il tuo obiettivo, si focalizza anche sul “Come” fare per raggiungerlo. Tu sei il responsabile dell'esito, in quanto sono tue le azioni che ti porteranno a raggiungerlo. Hai delle tappe da rispettare che ti permetteranno di sapere se sei vicino o meno alla meta. Le persone che trasformano i loro sogni in realtà sono quelle che trasformano tali sogni in obiettivi.



E nei prossimi articoli vedremo come trasformare i nostri sogni in obiettivi!



Ora rifletti un secondo. Trascorriamo molto tempo della nostra vita a prepararci culturalmente, tecnicamente e fisicamente, ma quanto alleniamo e consolidiamo i nostri “muscoli” mentali, emozionali e caratteriali? Quanto usiamo la nostra mente per trasformare i nostri sogni in obiettivi e in realtà?







Voglio concludere suggerendoti una piccola prova di un minuto per testare da solo le potenzialità della tua mente:



da seduto o da in piedi stendi un braccio lungo un fianco. Alzalo, tenendolo sempre teso, all'altezza della spalla, davanti a te. Ora ruota il braccio lateralmente come se dovessi indicare qualcosa dietro di te però tenendo bloccato il busto, ruota il braccio semplicemente fin dove arriva (senza farti male ovviamente). Nota il punto della parete (o dell'ambiente che ti circonda) che sta indicando adesso il tuo dito indice, ovvero fino a dove sei arrivato con il braccio teso.







Ora ritorna in posizione normale. Leggi fino in fondo questo paragrafo e in seguito applicalo. Chiudi gli occhi e fai mentalmente, solo nella tua testa, il movimento intero...tutto il movimento..alza il braccio, ruotalo... immaginalo vividamente. Solo che adesso invece che fermarti al punto di prima, fai proseguire il tuo braccio nella rotazione, magari di 4 o 5 dita oltre il punto dove eri arrivato. Riguarda tutto il movimento nella tua testa per 2 o tre volte.







Ora apri gli occhi, fallo e stupisciti.


















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