venerdì 6 aprile 2012


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Il casco? Indossatelo. Sempre!
05 apr 2012



Nei giorni scorsi mi sono trovato un’altra volta a discutere sull’utilizzo del casco. Devo dire che in questi anni la mia posizione è diventata sempre più estrema. Sono un estremista. Anzi di più: mi hanno definito terrorista. E sapete che vi dico? Ne vado fiero in questo caso.

Se non fosse ancora chiaro, secondo me il casco va indossato sempre.

Non ci sono scuse, non si scappa. E chi dice il contrario o è in cattiva fede o, semplicemente, ignora qualcosa (ignorante non lo dico perché ha un’accezione diversa ormai).

Dicono che il casco oltre una certa velocità non possa fare niente, ma è difficile che si vada a sbattere perpendicolarmente contro un muro (a questo si riferisce chi dice così). Quando si cade, anche in velocità, si struscia, si rimbalza, si colpisce a caso, è facile trovare ostacoli (non siamo in pista, no?). Le nostre strade, tanto più le città, sono fatte di spigoli, lampioni, angoli (di marciapiede) e così via. Meglio col casco, a qualsiasi velocità.
Dice: eh ma se ti viene addosso una macchina a 100 all’ora ti uccide lo stesso. Sì, ma il casco vorresti averlo o no? Dattela una possibilità!


Fabrizio Macchi dice la sua sul casco. In alto, una pubblicità di una ditta di caschi. Hanno, ovviamente, il loro interesse. Ma come dargli torto?

Poi dicono che il casco sia scomodo: in realtà d’estate protegge anche dal sole (eh sì, non fa più caldo, se non in rari casi, e se proprio volete, toglietelo pure in salita). Senza dire che comunque i caschi sono ventilati (quelli moderni molto di più di una volta, non pensate a quelli di vent’anni fa – come evidentemente fa chi porta avanti le sue motivazioni anticasco).

D’inverno ripara dal freddo... alcuni hanno calottine apposite da applicare. Scomodo? Sì, in effetti è un oggetto in più, che volete farci. Però può salvare la vita. Mica poco.

Poi si badi bene io sono contrario al casco obbligatorio. È vero: renderlo obbligatorio sarebbe una scusa per dire che si è fatto qualcosa per la sicurezza dei ciclisti. No, non è questa la via. Che si scomodino anche gli altri utenti della strada stavolta. Per non dire che bell’appiglio sarebbe, poi, per le assicurazioni l’obbligatorietà del casco. Però non perdiamo tempo a fare campagne anticasco, impieghiamolo a chiedere sicurezza e attenzione. Benvenga #Salvaiciclisti! Bravissimi tutti quelli che si danno da fare per farne sentire l’eco.

Non rendiamolo obbligatorio, ma usiamolo sempre. Sì, anche per andare a fare la spesa. E non ditemi che, allora, gli incidenti capitano pure a piedi e a casa. È vero, ma qui siamo in bicicletta e qualsiasi attività che presupponga uno strumento è potenzialmente pericolosa. Tanto più la bicicletta che è uno strumento che aumenta la velocità dell’uomo in maniera “artificiale”.

Comunque la si guardi, non si scappa.

Insomma sì, facciamo le campagne per la sicurezza, andiamo a rompere le scatole più in alto possibile, ma urliamo a chi ci pedala affianco di usare il casco. E se non lo vuole usare... terrorizziamolo pure. Non è peccato. Forse gli stiamo salvando la vita.

No, non

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